La collaborazione tra Lancia e Ansaldo ha dato vita ad una autoblindo adottata dal Reggio Esercito già nel 1915 e denominata Ansaldo-Lancia 1Z e 1ZM. Un mezzo realizzato sulla base di un convenzionale telaio automobilistico sul quale si è costruita la struttura corazzata sormontata da una torretta armata di mitragliatrici.
Usando la stessa tecnologia, basata sull'autocarro leggero Lancia da 35 cavalli, sono stati progettati anche altri mezzi, sia logistici che da combattimento. Dai progetti si notato l’ampio ricorso alla tecnologia della chiodatura delle strutture metalliche e al legno per le parti non strutturali.
Una delle ditte produttrici dei primi veicoli da traporto era l’italiana Lancia, che mise a disposizione una serie di telai a disposizione dell’industria bellica e tra queste emersero le proposte Ansaldo per la realizzazione di veicoli corazzati e dei primi autocannoni su telaio Lancia.
Tra questi primi mezzi corazzati ricordiamo la L’Ansaldo-Lancia 1Z, la prima autoblindo nella storia ad essere impiegata in campo e questo è avvenuto in Africa nei primi anni ’10 del 900. Durante la fase di progettazione si pensò a soluzioni diverse di armamento e protezione mentre la parte motoristica rimase per la maggior parte invariata e basata sulla meccanica degli autocarri Lancia.
Gli autocannoni sono affusti singoli montanti su telaio di un autocarro e a differenze dell’autoblindo non hanno armamento difensivo e spesso non sono corazzati. Ansaldo sviluppò varie soluzioni di diverso calibro sulla meccanica di varie aziende e tra queste c’erano anche i telai Lancia.
L’archivio disegni custodisce molti disegni originali Lancia e altri progetti legati a sperimentazioni su telai Lancia in varie configurazioni.