La turbonave Ausonia fu commissionata dalla società di navigazione Adriatica di Venezia ai Cantieri Riuniti dell’Adriatico (CRDA) ed era destinata al collegamento tra Venezia, Beirut e Alessandria d’Egitto. Tra le linee affidate dal governo italiano alla compagnia veneziana era considerata la più importante e prestigiosa.
Il progetto della turbonave fu opera di Nicolò Costanzi mentre il prospetto degli interni, per incarico diretto della presidenza della società Adriatica, fu interamente affidato a Nino Zoncada. Il progetto per l’architetto veneziano cadeva in un periodo di particolare attività, in parallelo, infatti, Zoncada era impegnato nel prospetto architettonico e decorativo della Gripsholm e della Federico C.
L’Ausonia era divisa in tre classi, con la realizzazione di 181 sistemazioni per passeggeri di prima classe, 118 di seconda e 230 di terza. Il numero maggiore di passeggeri della seconda classe rispetto alla prima va a indicare la caratteristica del servizio di collegamento tra Venezia - Beirut e Alessandria d'Egitto, su cui viaggiava un turismo d'élite e clientela d'affari.
La prima classe si caratterizzava da un salone denominato veranda che presentava ampie finestrature, il salone era in diretta comunicazione con il bar e la sala soggiorno, ogni parete esibiva un’opera in legno di larice incisa e dipinta all’anilina dallo scenografo milanese Piero Zuffi, che portavano i titoli di "Bassa marea" per la parete del soggiorno, "Luci nel porto" nella parete della veranda e "Cocktail Party" per quella del bar.
Le pareti della veranda verso murata erano rivestite in legno di noce, con tendaggi di lana bianca e nocciola, mentre il rivestimento della struttura della finestra era in alluminio anodizzato oro, in linea con le poltrone che avevano piedi in metallo e rivestimento in tessuto di lana giallo chiaro e viola chiaro; il pavimento era in gomma di color inchiostro e i puntelli laccati di nero lucido.
La sala soggiorno e il bar si differenziavano per la cromia differente del mobilio. La parte centrale del vestibolo di prora era rivestita in pannelli di alluminio anodizzata oro con la scultura Il gondoliere di Marcello Mascherini. Una composizione di monumenti italiani di Emanuele Luzzati realizzati con pannelli melamminizzati abbelliva il vano scala, dello stesso artista era anche la decorazione della sala gioco che aveva una composizione di ceramica sul tema delle carte.
La sala da pranzo aveva il pavimento in gomma blu e sedie in tessuto azzurro in cromia con le pareti in alluminio anodizzato argento e il soffitto era laccato bianco opaco. Le pareti trasversali erano decorate da pannelli dal titolo Scene di caccia nell’antico Egitto con tecnica a graffito del pittore Giovanni Majoli, dello stesso artista anche le pareti del ristorante di seconda classe Scene conviviali nell’antico Egitto.
L’ultima sala a poppa del ponte di passeggiata è quella di soggiorno di seconda classe che aveva come protagonista una parete a tema marino decorata dall’artista Enrico Paolucci, accompagnata a pareti in legno di noce rigato e alluminio argento ed è arredata da sedie con struttura metallica rivestite in azzurro e grigio.
Gli alloggi della terza classe erano sul ponte inferiore mentre sul ponte superiore aveva sede la piscina con forma organica e arricchita di isole rivestite in mosaico azzurro accanto c’erano la veranda e il bar-pizzeria di prima classe. La parete del bar fu allestita con pannelli ceramici di Ferruccio Quaia composizione con animali dal titolo L’arca di Noé.
Nel complesso il lavoro dell’Ausonia verrà ricordato da Nino Zoncada come il progetto più amato e ricercato della sua carriera.