Sono qui descritti alcuni documenti dall'elevato valore storico e culturale che sono stati digitalizzati nel corso degli anni per conto dell'utenza della Fondazione Ansaldo.
Il termine mirabilia, nel suo significato originario, è stato usato nel titolo di descrizioni medievali dei monumenti più importanti di una città, e in particolare di Roma (Mirabilia Romae, Mirabilia Urbis, Mirabilia Urbis Romae), divenute dal sec. XII un vero e proprio genere letterario di grande popolarità, con numerose edizioni che l’invenzione della stampa contribuì a moltiplicare.
In ambito archivistico spesso si parla di mirabilia con un'accezione non sempre positiva intendendo pezzi unici, dall'elevato valore storico, culturale e artistico, ma slegati tra di loro, ovvero senza alcuna relazione tra un oggetto e un altro, raccolti insieme per scopi collezionistici, quindi in netta antitesi rispetto al concetto stesso di archivio.
In questa sede invece la dimensione dell'unicum, dello straordinario e del meraviglioso va di pari passo con la tradizionale dottrina archivistica per cui per ogni documento (inteso in senso lato, sia esso cartaceo, fotografico o filmico), pur essendo presentato isolatamente rispetto al resto dell'archivio di cui fa parte, sono messi in evidenza i legami archivistici con i fondi di provenienza e con i rispettivi soggetti produttori.
Questi documenti provengono infatti da archivi diversi, con diversi soggetti produttori, che allo stato attuale non sono ancora stati interessati da campagne di digitalizzazione mirate.
Tuttavia, a causa della frequenza con cui tale documentazione è richiesta in consultazione per scopi di studio, e per evitare che gli originali vengano danneggiati dalle numerose movimentazioni, si è scelto di procedere anzitempo alla loro pubblicazione on line.
La digitalizzazione dei materiali qui descritti è stata possibile grazie alla collaborazione di Lorenzo De Bastiani nell'ambito del corso di formazione e relativo stage Fondazione CIF Formazione - Fondazione Ansaldo.