L' Archivio Nossardi conserva la documentazione prodotta dall'omonima famiglia di armatori e capitani di mare attiva a Nervi (GE) fin dalla prima metà dell'Ottocento.
A partire dagli anni Cinquanta dell'Ottocento la cantieristica navale ligure conobbe una fortissima crescita. A Genova e negli allora comuni limitrofi di Ponente, Sampierdarena, Sestri Ponente, Pegli, Prà, Voltri, e a Levante a Nervi nascono nuovi cantieri e si ampliano quelli esistenti. Dal 1857 al 1875 si costruirono in Liguria più di 3.000 bastimenti (brigantini, golette, ecc.) che, per un costo indicativo di circa 200.000 lire a nave, andavano a formare investimenti nel comparto cantieristico di oltre mezzo miliardo di lire oro.
Nervi, un tempo comune autonomo ed aggregato nel 1926 alla "Grande Genova", ebbe sempre, fina dalla notte dei tempi, ottimi navigatori che rispondevano ai nomi Gazzolo, Drago, Balestrino, Parodi, Ravano e molti altri, e ovviamente la famiglia Nossardi, imparentata per legami famigliari con i Gazzolo e i Drago.
Suoi erano i brigantini Cesare Augusto, Francesco Padre, Attilio, Mario, Linda ed Era, ed operava inoltre in collaborazione commerciale con altri armatori e capitani dell'epoca.
Con la metà dell'Ottocento, oltre alle tradizionali rotte interne al Mediterraneo e verso il Mar Nero, gli armatori e i comandanti di mare liguri -e tra questi i Nossardi- si mettono alla prova con le nuove rotte verso le Americhe che affrontano con coraggio con bastimenti che di rado superano le 500 t.s.l.
Fin dagli anni Ottanta dell'Ottocento, oltre nell'attività armatoriale e marittima, la famiglia Nossardi risulta attiva anche nel comparto agro alimentare con alcuni mulini e una fabbrica di pasta a Nervi, prima con Gerolamo Nossardi e a partire dagli anni Dieci del Novecento con la ditta G. Nossardi & Figli.
L'archivio è stato ceduto alla Fondazione Ansaldo dall'ing. Mario Nossardi in più tranche a partire dal 2020. La documentazione è conservata in 437 unità di condizionamento originali: si tratta soprattutto di plichi, ossia pacchi di documenti legati insieme con dello spago, ma sono altresì presenti fascicoli rilegati, quaderni e opuscoli a stampa.
A queste 437 unità si sono aggiunti 3 faldoni creati a posteriori in sede di ricognizione in cui sono stati concentrati documenti trovati sciolti - lettere, cartoline postali, biglietti da visita, ricevute, appunti e altro - probabilmente fuoriusciti nel corso del tempo dai plichi originali.
Da un primo esame l’arco cronologico della documentazione va dal 1831 al 1939 ed è riconducibile a quattro filoni principali:
- L’attività di diversi membri della famiglia Nossardi, in particolar modo di Gerolamo Nossardi, in qualità di capitani e armatori di bastimenti a vela tra la prima metà e la fine dell’Ottocento;
- L’attività della ditta in accomandita semplice G. Nossardi & F. per la produzione di grani e pasta a Nervi (costituita il 20 marzo 1913);
- Altri interessi economici di Gerolamo Nossardi ed eredi in altre realtà commerciali di terzi (Gerolamo Nossardi figura quale creditore in molte pratiche di fallimento di società sparse su tutto il territorio nazionale);
- Documentazione famigliare (corrispondenza, documenti identificativi personali, doti, testamenti, titoli di studio e attestati).
Arricchiscono la già nutrita documentazione gli oltre 50 positivi fotografici, soprattutto carte all'albumina alcune delle quali realizzate dal celebre fotografo Alfred Noak, che documentano le trasformazioni urbanistiche e territoriali di Genova alla fine dell'Ottocento.
Di questo materiale è stato redatto un dettagliato elenco di consistenza e sono tuttora in corso le attività di inventariazione. Tuttavia, in virtù dell'importanza e dell'alto valore storico culturale di questa documentazione, si è scelto di procedere, contestualmente alle attività di schedatura, ad una prima campagna di digitalizzazione del materiale.
Le unità descritte in questa sede sono dunque solo una prima selezione che sarà dunque costantemente arricchita con nuove schede fino al completamento dell'archivio.